Dalla ricerca alla terapia; dalla cura dei tumori, al cancro come problema sociale, come urgenza collettiva. Questi i temi affrontati nel corso di una conferenza su “DNA; la rivoluzione genomica e la biomedicina moderna” tenutosi lo scorso 21 dicembre nell'auditorium del “Marconi” in occasione della consegna ufficiale dei premi alle eccellenze del liceo scientifico di via Danimarca. A premiare gli alunni che l'anno scorso hanno conseguito la maturità con la votazione di 100 e lode, il prof. Salvatore Pece, dell'Istituto Europeo Oncologico di Milano, e il dott. Massimo Carella, vice direttore scientifico dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza.

Il prof. Pece, foggiano di origine, per la prima volta in una conferenza pubblica nel capoluogo dauno, ha illustrato le finalità del Programma di Medicina Molecolare dell'Istituto Europeo Oncologico di Milano presso il quale svolge funzione di coordinamento delle Infrastrutture di ricerca traslazionale, quel ramo della ricerca che, in campo oncologico, verifica la possibilità di trasformare le scoperte scientifiche che arrivano dal laboratorio, in applicazioni cliniche per ridurre l'incidenza e la mortalità per cancro. Tra gli studi più recenti, di notevole interesse scientifico, del prof. Pece, quello condotto con l'IEO sull'origine dei diversi tipi di tumori mammari, individuata nelle cellule staminali. “C'è un solo modo per sconfiggere le patologie tumorali – ha detto Pece – e cioè conoscerne il linguaggio, che è la genetica”. Il prof. Pece ha poi evidenziato la dimensione sociale del problema cancro, perché ha un impatto enorme sulla vita degli individui, ma anche la individualità di ogni caso, in quanto ogni carcinoma ha una evoluzione biologica diversa. “Quello che noi vogliamo fare è giungere al singolo individuo nell'universo del suo dolore – ha concluso. - Quale farmaco molecolare? Questo però non siamo ancora in grado di dirlo ma è la strada che stiamo percorrendo”.

Sviluppare nuove terapie a base di cellule staminali per curare malattie degenerative è ciò di cui si occupa l'ISBReMIT, il nuovo Centro di ricerca di Medicina Rigenerativa, inaugurato lo scorso settembre a San Giovanni Rotondo. “L'Istituto – ha raccontato il dott. Carella, vice direttore scientifico dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza – ha già trapiantato con successo cellule staminali in 18 pazienti affetti da SLA (Sclerosi laterale amiotrofica) e a breve vi saranno altri trapianti su pazienti affetti da sclerosi multipla”. “Si tratta – ha spiegato – di staminali ottenute da aborti spontanei; da un feto si possono trapiantare fino a mille pazienti”.

La conferenza ha riscosso molto interesse, soprattutto negli ex allievi 100 e lode che hanno scelto Facoltà dell'area medica, e in quegli studenti delle classi quarte e quinte che hanno partecipato alla conferenza che stanno già orientando il loro futuro universitario nel campo della medicina.

Al termine della conferenza la consegna ufficiale dei premi, 450 euro ad ogni studente; fondi assegnati alle scuole dal MIUR, come dal programma nazionale di valorizzazione delle eccellenze, che rientra nell'azione di promozione della cultura del merito e della qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico. Gli alunni beneficiari del premio in denaro sono: Ivo Marseglia (5E), Adriana Gaia Cairelli (5H), Letizia Pia di Corcia (5I), Francesco Chiriaco (5I), Marzia Affatato (5L), Daniele Gatti (5L), Antonio Adamo Intrevado (5L).