Una passione per la ricerca scientifica mai fine a se stessa ma sempre aperta alla divulgazione. Un parlare schietto e franco che negli ultimi anni l'aveva resa ricercatissima davanti ai parterre televisivi. Persona autentica, Margherita Hack, raccontata nelle pagine di “Viva Margherita”, di Corrado Lamberti, astrofisico, divulgatore scientifico, che con la celebre scienziata, scomparsa nel 2013, ha diretto tra il 1979 e il 2008 la rivista “l'astronomia”. Lamberti ha inaugurato, lo scorso 27 gennaio, il Progetto Cielo, corso di Astronomia organizzato dal Liceo “Marconi” in collaborazione con la Società Astronomica Pugliese & The Lunar Society e con l’Osservatorio Astronomico Comunale di Acquaviva delle Fonti. (referenti di progetto i docenti De Carlo, Di Adila, Milazzi)

Un incontro inserito, tra l'altro, in “Puglia incontra l'Universo – La scienza si racconta ai giovani”, ciclo di conferenze promosse dalla Società Astronomica Pugliese. E proprio il presidente della Società Astronomica Pugliese, Paolo Minafra ha aperto l'incontro, ringraziando Lamberti per la grande testimonianza che ha reso, nel suo libro, dei valori, delle passioni, dell'eredità di una grande maestra come Margherita Hack. Un maestra che nel primo incontro con Lamberti si fece addirittura esaminare da questo giovane insegnante di fisica nei licei, con una certa passione per il mondo del giornalismo e dell'editoria. Gli propose un suo articolo e quello di uno scienziato famoso e stimato, chiedendo sincerità nel giudizio. E la sincerità che Lamberti ebbe nel definire “davvero brutto” il pezzo della Hack lo legò per sempre a Margherita e Aldo. Coppia fenomenale, così concentrati sullo studio, sulla lettura, che mangiare era per loro “una gran scocciatura”, una perdita di tempo. E al povero Lamberti, ormai di casa, toccava mangiare orribili spaghetti, cucinati in acqua fredda e con un filo d'olio, in una cucina spartana, che pareva fornita solo di cibo per gatti, altra grande passione di Margherita. Una casa, la loro, piena di libri, di ogni genere. Perchè Aldo e Margherita erano due uomini di grande cultura. E Aldo in particolare era dei due quello che aveva conoscenze letterarie sterminate, una dimestichezza con le parole da diventare in molti casi – svela Lamberti - “scrittore di Margherita”. Del resto il connubio tra scienza e cultura fu alla base di quella fortunata rivista, “l'astronomia”, della quale Lamberti nel libro ricostruisce le vicende editoriali e redazionali. Spesso travagliate. Alcuni episodi sono stati ricordati nel corso dell'incontro con gli studenti del Marconi, curiosi nell'apprendere quanto fosse difficile, fino a una trentina di anni fa, fare una rivista scientifica; particolarmente interessati quando il discorso sconfina nelle potenzialità di internet, che ha facilitato molte cose, certo, ma che – sottolinea Lamberti – ha cambiato il modo di leggere, di studiare, e i lettori... “Che bel popolo di lettori avevamo trent'anni fa. Che soddisfazione pubblicare le loro lettere”.

L'incontro si è concluso con la consegna di una targa ricordo a Corrado Lamberti, e con una riflessione sulla Giornata della Memoria. Lamberti ha ricordato cosa significò per Margherita Hack la promulgazione delle leggi per la difesa della razza. “Alcuni professori e una sua compagna di classe vennero cacciati dal liceo con la sola colpa di essere ebrei. Toccata con mano la disumanità del fascismo, s'era ribellata a tanta infamia e, per aver manifestato spontaneamente solidarietà alla compagna, venne sospesa da scuola e rimandata a settembre in tutte le materie”.

dz