Delusi dalla politica, insoddisfatti dalla società, desiderosi di vedere un mondo migliore.

Cambiare si può, e Consiglia ha capito che si può fare solo impegnandosi in prima persona. Diciotto anni il prossimo mese di febbraio, ultimo anno di liceo scientifico nel corso H del Marconi, Consiglia Ippolito è dallo scorso 21 dicembre il nuovo presidente del Parlamento Regionale dei Giovani, l'organismo elettivo che da 12 anni in Puglia incoraggia i giovani a essere cittadini attivi proponendo soluzioni ai problemi del territorio, anche attraverso proposte di legge.

Faccia pulita, Consiglia sfoggia, oltre a un sorriso smagliante e sincero, tanta grinta e determinazione, che l'hanno portata, lo scorso ottobre, a candidarsi al Parlamento.

Abbiamo visto in giro la tua foto su manifesti e locandine. L'hai presa sul serio sin dall'inizio?

Sì, è vero, sono stata l'unica, l'ho scoperto dopo, a fare addirittura i manifesti. Ho fatto una pagina Facebook. Diciamo che l'ho preso come un impegno serio sin dall'inizio, ho sperato di farcela, ma senza farmi mai illusioni.

Cosa ti ha spinta a intraprendere questa avventura?

Vorrei vedere le cose attorno a me diverse da come sono. E penso che l'unico modo per cambiare sia impegnarsi in prima persona.

Quando sei andata la prima volta a Bari, era come avevi immaginato?

Più bello. Ho scoperto che tra noi giovani parlamentari eletti c'è una bella unione. È indubbiamente un progetto grande, coraggioso, affascinante, che deve servire a creare maggiore partecipazione nei giovani. Siamo la generazione del futuro e dobbiamo impegnarci sin da ora.

Come vedi il rapporto che i tuoi coetanei hanno con le istituzioni?

Sono distanti. Non si attivano. Ma con il Parlamento Regionale dei Giovani possiamo fare qualcosa di concreto attraverso la presentazione di proposte di legge al consiglio regionale.

Nel tuo futuro cosa c'è?

Nell'immediato futuro un test alla Bocconi per il corso di Economia e Management di arte, cultura e comunicazione. Le mie materie preferite sono matematica fisica e storia dell'arte. Poi si vedrà...

Questo è l'ultimo anno al liceo. Cosa ti ha dato finora l'istruzione liceale per la tua formazione personale?

Certamente il metodo di studio trasmesso dai miei insegnanti, la capacità di rielaborazione, di interpretazione, di dare voce al mio pensiero. Quando poi ho avuto occasione di apprendere in modo più pratico e con più passione, allora davvero la scuola ha inciso sulla mia formazione.